Friend or foe
“It is plain that commodities cannot go to market and make exchanges of their own account. We must, therefore, have recourse to their guardians, who are also their owners. Commodities are things, and therefore without power of resistance against man. If they are wanting in docility he can use force; in other words, he can take possession of them”
(Karl Marx, Capital, vol. I, Chapter II, EXCHANGE)
La tecnologia che consente di produrre etichette capaci di identificazione per mezzo di radio frequenze (RFID) nasce come ricaduta civile del sistema militare friend or foe concepito per distinguere gli aerei amici da quelli nemici durante la seconda guerra mondiale.
Nella primavera del 2005 l’allora Garante per la Privacy, Stefano Rodotà, individuò alcune garanzie per il suo utilizzo.
Il 12 luglio 2007 l’allora ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni firma un decreto ministeriale che consente di utilizzare le frequenze UHF comprese fra 865 e 868 MHz per le applicazioni RFID ad uso civile: all’art. 4 il decreto recita «la banda di frequenze 865-868 MHz può essere impiegata, su base di non interferenza e senza diritto a protezione, ad uso collettivo da apparati a corto raggio per le apparecchiature di identificazione a radiofrequenza (RFID), aventi le caratteristiche tecniche di cui alla decisione 2006/804/CE. Tali applicazioni sono soggette al regime di “libero uso” ai sensi dell’art. 105, comma 1, lettera o) del Codice delle comunicazioni elettroniche, emanato con decreto legislativo 1° agosto 2003».
Nel 2016 Amazon ha brevettato un dispositivo che, utilizzando tecnologia RFID, consente di controllare il movimento dei lavoratori e, attraverso essi, delle merci che trasportano.
Adesso il presidente del consiglio dei ministri Gentiloni dichiara che “la sfida è il lavoro di qualità e non il lavoro con il braccialetto”. Bene, si vieti espressamente l’utilizzo delle frequenze radio se questo serve per controllare i lavoratori.
Le merci devono viaggiare sempre più velocemente, i lavoratori che le trasportano devono correre sempre più in fretta, i loro manager devono poterli controllare, lavoratori e merci, in tempo reale. Questa l’economia reale. La vita come una tarantella , con tecnologie che vengono sviluppate in questa direzione e leggi adattate a questi scopi.